Lo spazio fisico di alcuni luoghi è solo un punto di riferimento. Sembrano come se vengono creati -e forse lo sono, al di sopra di tutto, per essere luoghi dello spirito. Si tratta di paradisi dove si può cercare approdi, dove possono rilasciare tutti i loro complicità innumerevoli che accompagnano la vita di ognuno di noi.
Furore è tutto questo e la sua posizione geografica lo conferma. Le terrazze dove gli ulivi e le vigne corrono tra i cespugli e fianchi delle montagne, le piccole scale che cadono nel mare; le ampie curve che si fondono insieme l’azzurro l’acqua con il blu del cielo di montagna; il paesaggio che è cosparso di piccole case e grandi arcate che rifiutano l’immagine tradizionale della città; cupole e campanili con pezzi luminosi di ceramiche e, alla fine, il “Fiordo” con il suo immaginario magico, il borgo intatto, le poche case scavate nel lato della scogliera e il mare che scorre attraverso di essa. E ‘il volto segreto della Costiera Amalfitana che si è appena cominciato a scoprire.
